La reazione dei mercati finanziari all’esito delle elezioni di Francia e soprattutto di Grecia sarà violenta, sia sugli spread che sugli indici.
Il rischio di non governabilità della Grecia, i cui aiuti sono condizionati all’impegno dell’adozione delle misure di risanamento imposte dalla Troika, l’incertezza sul futuro ruolo della Francia di Francois Hollande in un’Europa fino ad ora dominata dalla linea d’austerità della Germania, cui si aggiungono i recenti dati giunti dagli Stati Uniti di ripresa solo fittizia, fondata sul castello fantastico dell’effetto droga della Fed, scatenerà l’ira dei mercati.
Per l’Europa è il momento della verità: dell’unità o della divisione definitiva. Vedremo se saprà essere all'altezza del suo ruolo nel mondo, o se come sembra, ne è priva, avendo dimenticato d' essere il faro mondiale della civiltà, il modello assurto a simbolo ammirato per la capacità di aver saputo costruire pace e prosperità sulle rovine della guerra più devastante della storia.
Assorbiti come sono nel loro quotidiano gli europei non hanno piena consapevolezza di questo loro ruolo, complice l'assenza di veri leader capaci di autentiche lungimiranti visioni del futuro, in grado di trascinare i cuori e le menti.
E' giunto il momento della verità, d'ora im poi si capirà se il Continente dei continenti merita la considerazione di cui gode in virtù della sua millenaria storia, o se ha smarrito se stesso, riducendosi a un'accozzaglia di Paesi uniti solo dall'egoismo commerciale.
La speranza di svolta e salvezza dell’Europa potrebbe essere Hollande, eletto pur non essendo riuscito a emozionare gli elettori, soprannominato "Flanby" - dal nome della marca di un budino al caramello- ma le cui circostanze della sua candidatura (Strauss Kahn eliminato dallo scandalo di New York) somigliano molto alla “sincronicità” degli eventi non accaduti per caso. Potrebbe essere la rivelazione, colui il quale può imprimere una svolta alla storia, capace di “tradurre in logica tedesca” l’estrema necessità di abbandonare le politiche di austerità responsabili dell’avvitamento della crisi, con una recessione ogni giorno più vicina alla catastrofe, che trascinerebbe il mondo intero in una nuova grande depressione.
Profetiche potrebbero essere le sue parole in un'intervista:"capita tutto in un istante, vieni eletto, un attimo dopo incarni la Francia. E tutto cambia".
Profetiche potrebbero essere le sue parole in un'intervista:"capita tutto in un istante, vieni eletto, un attimo dopo incarni la Francia. E tutto cambia".
. Enzo Picard